In questo libro pubblicato per la prima volta nel 1956 Günther Anders muove dalla diagnosi della «vergogna prometeica» – cioè dalla diagnosi della subalternità dell’uomo, novello Prometeo, al mondo delle macchine da lui stesso creato – per affrontare il tremendo paradosso cui la bomba atomica ha posto di fronte l’umanità, costringendola fra angoscia e soggezione. La vergogna prometeica è legata anche a un senso di «dislivello», di non sincronicità, tra l’uomo e i suoi prodotti meccanici che, sempre più nuovi ed efficienti, lo oltrepassano, facendo sì che egli si senta «antiquato». Oltre che perfetta, la macchina è ripetibile, standardizzata, riproducibile in esemplari sempre identici; quindi possiede una specie di eternità che all’individuo umano è negata. Donde una rivalità, una impari gara dell’uomo, una inversione dei mezzi con i fini, di cui Anders in questo libro analizza con straordinaria anticipazione tutta la portata. In particolare là dove tratta delle tecniche di persuasione, soprattutto radiofoniche e televisive che ci assediano con immaginifantasmi, sostanzialmente irreali, di fronte a cui diventiamo passivi, maniaci, incapaci di pensare e di comportarci liberamente.
Format:
Pages:
353 pages
Publication:
Publisher:
Beck C. H.
Edition:
Language:
ger
ISBN10:
3406601715
ISBN13:
9783406601712
kindle Asin:
3406601715
Die Antiquiertheit des Menschen 1: Über die Seele im Zeitalter der zweiten industriellen Revolution
In questo libro pubblicato per la prima volta nel 1956 Günther Anders muove dalla diagnosi della «vergogna prometeica» – cioè dalla diagnosi della subalternità dell’uomo, novello Prometeo, al mondo delle macchine da lui stesso creato – per affrontare il tremendo paradosso cui la bomba atomica ha posto di fronte l’umanità, costringendola fra angoscia e soggezione. La vergogna prometeica è legata anche a un senso di «dislivello», di non sincronicità, tra l’uomo e i suoi prodotti meccanici che, sempre più nuovi ed efficienti, lo oltrepassano, facendo sì che egli si senta «antiquato». Oltre che perfetta, la macchina è ripetibile, standardizzata, riproducibile in esemplari sempre identici; quindi possiede una specie di eternità che all’individuo umano è negata. Donde una rivalità, una impari gara dell’uomo, una inversione dei mezzi con i fini, di cui Anders in questo libro analizza con straordinaria anticipazione tutta la portata. In particolare là dove tratta delle tecniche di persuasione, soprattutto radiofoniche e televisive che ci assediano con immaginifantasmi, sostanzialmente irreali, di fronte a cui diventiamo passivi, maniaci, incapaci di pensare e di comportarci liberamente.