“Sono piena di occhi, mamma… Sono pieno di pupille dentro, papà…”
Occhi dentro. Pupille. Per guardare avanti. Per osservare il domani.
Idrasca, provincia profonda. Un signore di polvere e solitudine, più antico dell’Uomo, scrive una favola di cataclismi inevitabili, un libro da leggere ai bambini, per spalancare loro gli occhi sulle tenebre del futuro. I bambini ascoltano, apprendono, reagiscono, sconvolgendo la routine della placida comunità.
Luigi Musolino ci accompagna per le strade di un paese travolto da un’oscura rivelazione che colpisce i bambini per poi proliferare nel mondo degli adulti, raccontandoci una fiaba horror il cui epilogo è già scritto nelle apocalissi dei giorni a venire.
Pupille porta Zona 42 dove non era mai stata prima, con una storia agghiacciante che unisce la suggestione delle antiche fiabe a un’ambientazione provinciale, per un orrore in cui traspare tutta l’angoscia della contemporaneità.
“Sono piena di occhi, mamma… Sono pieno di pupille dentro, papà…”
Occhi dentro. Pupille. Per guardare avanti. Per osservare il domani.
Idrasca, provincia profonda. Un signore di polvere e solitudine, più antico dell’Uomo, scrive una favola di cataclismi inevitabili, un libro da leggere ai bambini, per spalancare loro gli occhi sulle tenebre del futuro. I bambini ascoltano, apprendono, reagiscono, sconvolgendo la routine della placida comunità.
Luigi Musolino ci accompagna per le strade di un paese travolto da un’oscura rivelazione che colpisce i bambini per poi proliferare nel mondo degli adulti, raccontandoci una fiaba horror il cui epilogo è già scritto nelle apocalissi dei giorni a venire.
Pupille porta Zona 42 dove non era mai stata prima, con una storia agghiacciante che unisce la suggestione delle antiche fiabe a un’ambientazione provinciale, per un orrore in cui traspare tutta l’angoscia della contemporaneità.