Da Lorenzo Marone, un regalo ai un racconto inedito, con l’invito a sostenere attraverso una donazione l’ospedale Cotugno di Napoli per l’emergenza Coronavirus. Torna Luce Di Notte, la protagonista di "Magari domani resto". E con lei, don Vittorio e l’immancabile Cane Superiore, sullo sfondo di una Napoli più fascinosa e dolente che mai. Marone ci parla di Luce e noi ci ritroviamo in lei, nelle sue battaglie quotidiane, nei suoi quotidiani – e salvifici – angoli di bellezza. Con la voglia di dare un senso a questo tempo sospeso.
Nelle parole dell' L'idea non è mia, l'ha fatto per primo Antonio Manzini e, quando ho visto il suo esempio, è venuta anche a me la voglia di dare il mio contributo, come posso, come so, regalando un racconto ai miei affezionati lettori e chiedendo in cambio - nessun obbligo, la scelta è vostra - solo una donazione libera a favore dell'ospedale Cotugno di Napoli, che ha bisogno di risorse. Ho pensato subito a Luce, la protagonista di "Magari domani resto", perché siete in tanti ad amarla, perché in tanti mi chiedono un sequel, perché, soprattutto, per me Luce significa resilienza, e mai come oggi questo termine assume un significato importante. Mi auguro che la nostra piccola grande femmena del Sud vi rubi un sorriso e vi aiuti ad affrontare questi giorni con lo spirito battagliero che da sempre la guida, con la sua positività, tenacia e gentilezza d'animo.
Grazie a chi vorrà dare una mano, a chi manderà anche solo un pensiero, grazie a voi che mi riempite sempre d'affetto.
Da Lorenzo Marone, un regalo ai un racconto inedito, con l’invito a sostenere attraverso una donazione l’ospedale Cotugno di Napoli per l’emergenza Coronavirus. Torna Luce Di Notte, la protagonista di "Magari domani resto". E con lei, don Vittorio e l’immancabile Cane Superiore, sullo sfondo di una Napoli più fascinosa e dolente che mai. Marone ci parla di Luce e noi ci ritroviamo in lei, nelle sue battaglie quotidiane, nei suoi quotidiani – e salvifici – angoli di bellezza. Con la voglia di dare un senso a questo tempo sospeso.
Nelle parole dell' L'idea non è mia, l'ha fatto per primo Antonio Manzini e, quando ho visto il suo esempio, è venuta anche a me la voglia di dare il mio contributo, come posso, come so, regalando un racconto ai miei affezionati lettori e chiedendo in cambio - nessun obbligo, la scelta è vostra - solo una donazione libera a favore dell'ospedale Cotugno di Napoli, che ha bisogno di risorse. Ho pensato subito a Luce, la protagonista di "Magari domani resto", perché siete in tanti ad amarla, perché in tanti mi chiedono un sequel, perché, soprattutto, per me Luce significa resilienza, e mai come oggi questo termine assume un significato importante. Mi auguro che la nostra piccola grande femmena del Sud vi rubi un sorriso e vi aiuti ad affrontare questi giorni con lo spirito battagliero che da sempre la guida, con la sua positività, tenacia e gentilezza d'animo.
Grazie a chi vorrà dare una mano, a chi manderà anche solo un pensiero, grazie a voi che mi riempite sempre d'affetto.