I trattati sui talismani attribuiti a Ermete Trismegisto, i libri di magia falsamente ascritti al saggio re Salomone, opere “nefande” e “malefiche” come il Liber vaccae e il Picatrix, testi di ispirazione teorica quali il De radiis e, per un certo aspetto, l’Asclepius ermetico, insieme alle critiche di dotti avversari, come le requisitorie di Guglielmo d’Alvernia, le classificazioni dello Speculum astronomiae, le obiezioni filosofiche di Tommaso d’Aquino costituiscono alcune delle voci che il volume mette a confronto per mostrare la diversità degli statuti epistemologici della magia medievale: paradigmi magici differenti ai quali corrispondono differenti figure di mago.
I trattati sui talismani attribuiti a Ermete Trismegisto, i libri di magia falsamente ascritti al saggio re Salomone, opere “nefande” e “malefiche” come il Liber vaccae e il Picatrix, testi di ispirazione teorica quali il De radiis e, per un certo aspetto, l’Asclepius ermetico, insieme alle critiche di dotti avversari, come le requisitorie di Guglielmo d’Alvernia, le classificazioni dello Speculum astronomiae, le obiezioni filosofiche di Tommaso d’Aquino costituiscono alcune delle voci che il volume mette a confronto per mostrare la diversità degli statuti epistemologici della magia medievale: paradigmi magici differenti ai quali corrispondono differenti figure di mago.