Questo libro raccoglie quattordici racconti pubblicati sulla rivista "Garo" tra il 1966 e il 1968, in cui Yoshiharu Tsuge crea un nuovo modo di raccontare e intendere la narrativa a fumetti: la sua voce disincantata, che unisce introspezione, poesia e mistero, lo renderà un nume tutelare del fumetto d'autore. Sono racconti intrisi di realismo magico, ispirati da viaggi ed esperienze personali, e immortalano personaggi che diventeranno iconici nella cultura giapponese, come il protagonista del racconto Ben della capanna di neve, o Sayoko, la "ragazza dei fiori rossi". Nei racconti però non vi sono solo protagonisti umani: anche gli animali si caricano di forti contenuti simbolici, come nel racconto La salamandra, dove l'anfibio diventa metafora del subconscio dell'autore.
Questo libro raccoglie quattordici racconti pubblicati sulla rivista "Garo" tra il 1966 e il 1968, in cui Yoshiharu Tsuge crea un nuovo modo di raccontare e intendere la narrativa a fumetti: la sua voce disincantata, che unisce introspezione, poesia e mistero, lo renderà un nume tutelare del fumetto d'autore. Sono racconti intrisi di realismo magico, ispirati da viaggi ed esperienze personali, e immortalano personaggi che diventeranno iconici nella cultura giapponese, come il protagonista del racconto Ben della capanna di neve, o Sayoko, la "ragazza dei fiori rossi". Nei racconti però non vi sono solo protagonisti umani: anche gli animali si caricano di forti contenuti simbolici, come nel racconto La salamandra, dove l'anfibio diventa metafora del subconscio dell'autore.